Il
liceo linguistico è una delle scuole superiori
a cui si può accedere in Italia al termine della
scuola secondaria di primo grado. L'indirizzo venne istituito
ed approvato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università
e della Ricerca nel 1970/1973, inizialmente classificandosi
come Istituto Tecnico Provinciale di Cultura e Lingue.
Solo nel 1985, a seguito delle normative dei Programmi
Ministeriali per far fronte al problema della "dispersione
scolastica", divenne a tutti gli effetti un Liceo.
Il liceo linguistico si specializza nello studio delle
lingue e delle relative espressioni culturali, in primis
la letteratura, comprendendo un totale di cinque lingue
nell'intero corso di studio: la lingua e la letteratura
italiana, la lingua latina nel biennio, e tre lingue straniere
e le relative letterature nel quinquennio. L'offerta delle
lingue straniere viene lasciata ai singoli istituti, anche
se le prime due lingue straniere sono spesso due lingue
comunitarie, generalmente inglese, spagnolo, francese,
tedesco e russo. La terza lingua invece può essere
una delle lingue comunitarie già citate, oppure
cinese, arabo o giapponese. Negli istituti paritari l'offerta
linguistica può variare ulteriormente. A partire
dal 1 settembre 2010, con l'attuazione della riforma Gelmini
sono state soppresse tutte le sperimentazioni linguistiche
liceali e tutti gli indirizzi precedentemente esistenti,
creando a tutti gli effetti il liceo linguistico. L'offerta
ministeriale attivabile dalle singole scuole, laddove
possibile, comprende l'insegnamento della lingua inglese,
francese, tedesca, spagnola, russa, araba, cinese e giapponese.
Dal primo anno del secondo biennio è previsto l’insegnamento
in lingua straniera di una disciplina non linguistica
(CLIL), compresa nell’area delle attività
e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti
o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle
istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di
organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste
degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno
del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento,
in una diversa lingua straniera, di una disciplina non
linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività
e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti
o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle
istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di
organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste
degli studenti e delle loro famiglie.
L'esame
di maturità si svolge in maniera identica agli
altri istituti, con distinzione per il contenuto della
seconda prova ossia quella d'indirizzo:
- 1ª prova: produzione di un testo in lingua italiana
o nella lingua ufficiale di insegnamento prevista.
- 2ª prova: comprensione del testo e/o produzione
scritta in una delle lingue straniere studiate (a scelta
del candidato).
- 3ª prova: questionario su 4/5 materie caratterizzanti
l'ultimo anno di studio.
- 4ª prova: esame orale.
PIANI DI STUDIO
ARTI
FIGURATIVE:
ARCHITETTURA ED AMBIENTE:
DESIGN:
AUDIOVISIVO
E MULTIMEDIALE:
GRAFICA:
SCENOGRAFIA: